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Dipartimento Tesoreria: 347 milioni di entrate finanziarie

da Alessandro Carli

Nel corso del IV trimestre 2023 il Dipartimento Tesoreria ha dato seguito a operazioni che hanno riguardato entrate finanziarie per circa € 347 milioni; dicembre ha registrato un incremento delle entrate del 82,88% rispetto al mese precedente e un aumento del 142,81% rispetto a ottobre. Così il Bollettino di BCSM. Relativamente alle uscite finanziarie sono state disposte operazioni per circa € 312 milioni; in termini percentuali queste hanno evidenziato, al 31 dicembre 2023, un aumento del 92,64% rispetto al mese di novembre e del 93,14% rispetto al mese di ottobre. Come per gli anni precedenti, l’incremento delle uscite finanziarie relative al mese di dicembre è imputabile ai pagamenti che PA, Enti e Aziende Autonome hanno effettuato in conclusione dell’esercizio finanziario nonché all’erogazione di stipendi, pensioni e tredicesime.

Durante l’ultimo trimestre il Dipartimento Tesoreria ha eseguito un totale di 28.277 operazioni. Nello specifico, sono state gestite 5.175 Reversali d’Incasso, 8.241 Partite Pendenti in Entrata, 14.573 Mandati di Pagamento e 288 Partite Pendenti in Uscita.

EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO

Nel quarto trimestre 2023, il quadro normativo di rango primario (leggi e decreti) è stato interessato dall’emanazione di cinque atti giuridici rilevanti per gli ambiti di competenza di Banca Centrale. Invece i regolamenti emanati da BCSM, ovvero la normativa di rango secondario, sono stati due. Passando all’esame dei provvedimenti si evidenzia:

a) il DD n. 147/2023 ha disciplinato una nuova emissione sul mercato domestico di titoli del debito pubblico, per un valore nominale complessivo pari a € 50 milioni. Tali titoli, per i quali Banca Centrale funge da depositario centrale e agente pagatore, si caratterizzano per la durata di un anno e il riconoscimento di un tasso cedolare annuo lordo pari al 3,90%;

b) il Regolamento n. 14/2023, adottato dal Congresso di Stato, ha disciplinato alcune misure attuative della Legge 30 agosto 2021 n. 157 “Misure e strumenti per la cartolarizzazione dei crediti” e ha altresì introdotto disposizioni applicative specifiche concernenti l’operazione di cartolarizzazione di sistema, realizzata a dicembre 2023;

c) il DD n. 176/2023, di ratifica del DD n. 165/2023, è anch’esso intervenuto in materia di cartolarizzazione dei crediti, apportando modifiche alla citata Legge 30 agosto 2021 n. 157, in particolare con riferimento ai profili della garanzia dello Stato rilasciata nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione di sistema, all’istituzione di un apposito organismo di sorveglianza, all’escrow account e regime fiscale;

d) della Legge n. 194/2023 (c.d. legge finanziaria 2024), oltre all’art.3 che autorizza per il 2024 il Congresso di Stato all’acquisizione di risorse finanziarie mediante finanziamenti nazionali o internazionali o emissione di titoli del debito pubblico sino a un ammontare complessivo di € 50 milioni, nonché all’art. 18 che autorizza sempre per il 2024 il Congresso all’acquisizione di mezzi finanziari per sopperire a eventuali momentanee deficienze di cassa, rileva in particolare l’art. 23 che ha istituito un tavolo congiunto per la vigilanza e il controllo delle attività economiche al fine di prevenire e contrastare tempestivamente fenomeni distorsivi delle attività economiche, a cui prende parte anche BCSM, sia con un proprio rappresentante del Dipartimento Esattoria sia con uno del Dipartimento Vigilanza. Merita menzione la delega conferita al Congresso dall’art. 1, comma 15, per l’adozione di un decreto finalizzato a disciplinare misure a supporto di persone fisiche titolari di mutuo ipotecario e maggiormente impattate dall’incremento dei tassi di interesse;

e) il DD n. 198/2023, adottato dal Congresso in attuazione di quest’ultima delega, ha previsto, per le persone fisiche titolari di mutuo ipotecario a tasso variabile su immobile adibito a residenza effettiva e il cui nucleo familiare abbia un reddito imponibile pro-capite non superiore a euro 25.000, la facoltà di richiedere all’istituto di credito finanziatore l’applicazione di un tetto massimo (importo ultima rata maturata nel 2022) alla rata prevista dal piano di ammortamento, stabilendo le modalità di pagamento della differenza di rata risultante dall’applicazione del tetto.

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