Speciale cultura: quando le immagini non hanno bisogno di parole
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Martedì 15 Dicembre 2020 |
di Alessandro Carli
La bellissima mostra fotografica "I Maestri del Photomeeting", allestita presso il Museo Pinacoteca San Francesco e visitabile gratuitamente sino al 10 gennaio 2021, ci ricorda quando, tra il 1991 e il 1999 il Monte – con "San Marino International Photomeeting" - seppe richiamare del settore come Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Ferdinando Scianna e tanti altri. Quella straordinaria esperienza oggi, realizzata dai curatori Conrad Mularoni e Albano Sgarbi e dall'Associazione Sammarinese Foto Amatori in collaborazione con gli Istituti Culturali e con la Società Unione Mutuo Soccorso, è un lampo di bellezza. "Anni indimenticabili con personaggi indimenticabili e con partecipanti ai vari workshop che ci hanno trasmesso tanto entusiasmo. Una traccia che porterò sempre nel cuore e nel pensiero" ha scritto Franco Fontana nel catalogo. In mostra ben 77 immagini in bianco-nero e a colori: da un bellissimo Andy Warhol avvolto dalla bandiera degli Stati Uniti d'America "fermato" dall'obiettivo di Alberto Schommer ai nudi seppiati di Jeff Dunas, passando per i VIP di Giuseppe Pino (su tutti, un sorridente Miles Davis con le mani sulle guance e un divertente Luciano Benetton con un maglione "spropositato" che termina con un guanto alla "Topolino"), per Louis Armstrong che fa le prove mentre una donna al suo fianco riposa (lo scatto è di Larry Burrows) e per il Maestro riminese Federico Fellini di spalle, con tanto di megafono, "catturato" da Mary Ellen Mark. "I soggetti rappresentati, ovviamente, rispecchiano le tematiche più congeniali agli autori, e spaziano su diversi fronti e tipologie fotografiche, pertanto il percorso non è guidato da un unico 'filo conduttore', ma spazia fra soggetti e temi diversi. Non c'è un ordine temporale, cronologico, ma l'unica separazione apportata, per motivi prettamente estetici, è una suddivisione tra stampe fotografiche a colori e in bianco-nero. Per cui la 'lettura delle immagini viene lasciata e affidata alla libera interpretazione del fruitore, senza alcun tipo di vincolo critico di presentazione delle opere" scrivono i curatori.
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